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29Dic

Croce Rossa: Storia, Fonti e Princìpi

L’idea di Croce Rossa nasce nel 1847, nei moti di Messina, prima guerra d’indipendenza. Tali moti erano stati intrapresi dall’esercito Italiano contro i Borboni, capeggiati da Re Ferdinando II, il quale però riuscì a respingerli. Un medico dell’esercito italiano, disubbidendo agli ordini del generale Carlo Filangieri, che non voleva lasciare feriti né prigionieri, disse: “I feriti sono sacri, di qualsiasi esercito siano e non posso ucciderli. Il mio dovere di medico è più importante del mio dovere verso l’esercito”. Invece con la battaglia di Solferino, il 24 Giugno 1859, grazie a Herny Dunant, un cittadino svizzero, che è tra l’altro il fondatore di Croce Rossa, scrisse un libro, “un Souvenir da Solferino”, dove raccontava le atrocità viste in tale battaglia. Come periodo storico siamo nella seconda guerra d’indipendenza.

Nel libro scritto da Henry Dunant possiamo vedere come egli in qualche modo “profetizzo” gli orrori che sarebbero avvenuti nelle possibili future guerre. In questo caso egli descrisse le atrocità che si compiono in una guerra e scrisse anche che l’avanzare della tecnologia bellica non era un buon segno per il futuro, e in un certo senso, era come se avesse annunciato le atrocità e le armi che sarebbero state utilizzate nei due più grandi conflitti mondiali che sarebbero avvenuti anni dopo, cioè la Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale. Egli cercava di diffondere il suo messaggio grazie a questo libro, e fu aiutato a pubblicizzarlo grazie ad alcuni amici presso le corti dei grandi Re dell’epoca, come Francesco Giuseppe d’Austria, Vittorio Emanuele II e Napoleone III. Ma Croce Rossa viene effettivamente fondata dopo la terza guerra d’indipendenza italiana. Prima infatti, ci furono l’armistizio di Villafranca l’11 luglio 1859 e il 10 Novembre 1859 la pace di Zurigo, che sancì la fine della guerra.

Il fondatore di Croce Rossa Italiana fu il medico Cesare Castiglioni, che la fondò il 15 giugno 1864, a Milano, sua città natale. La Croce Rossa Italiana nasce come due branchie del settore militare cioè era divisi in Corpo Militare Volontario della Croce Rossa Italiana e Infermiere Volontarie. Altri padri fondatori di Croce Rossa furono il Dottor Louis Appia (medico e chirurgo militare), Gustave Moynier (membro del governo, avvocato), Theodore Maunair (medico) Guillaume-Herny Dufour (insegnante di Napoleone III e Generale della Confederazione Elvetica). Un anno prima della nascita della CRI abbiamo la fondazione del comitato dei 5, formato da Moynier, Dunant, Appia, Maunair, Dufour. Dopo venne istituita la Conferenza Internazionale, nella quale:
a) si crearono le organizzazioni di soccorso;
b) si sancì la neutralità di tali organizzazioni in caso di conflitto e la protezione dei soldati feriti;
c) utilizzo dei volontari nei soccorsi.
Nello stesso anno di fondazioni della CRI, fu creata la Convenzione di Ginevra, il 22 Agosto 1864. In questa prima convenzione si stabilirono dei punti fondamentali, cioè:
1) il miglioramento delle condizioni dei feriti in battaglia;
2) Regole di condotta per la protezione dei soldati e del personale sanitario;
3) fondazione delle Società di Soccorso, le quali erano riconosciute dallo Stato in cui si trovavano e ogni Stato, per poter avere una società di soccorso (Croce Rossa) doveva firmare la convenzione di Ginevra.

La Croce Rossa ha le sue fonti normative nel Diritto Internazionale Umanitario, oltre che ovviamente seguire le norme di legge dello Stato in cui opera. Il Diritto internazionale Umanitario (DIU) è un insieme di norme che tendono a rendere più tenue il conflitto. Tale normativa si applica durante le guerre. La sua funzione principale dunque è quella di limitare gli eserciti nelle loro strategie e nell’uso di alcune armi. I principi del DIU traggono la loro fonte dalla convenzione di Ginevra del 1949, la quale era un’evoluzione della originaria convenzione di Ginevra del 1864 con cui si fondarono il movimento e gli organi di Croce Rossa, e dai tre protocolli aggiuntivi, i primi due risalenti al 1977 e il terzo al 2006. Ma quali sono i principi del DIU? Essi sono quattro:
1) Umanità: serve a evitare perdite inutili di vite e di eliminare le sofferenze superflue, è un principio che nasce con l’uomo, è un diritto della gente e serve a prevenire e alleviare le sofferenze;
2) Distinzione: dal punto di vista militare, ci dice chi possiamo attaccare (civili: no, militari avversari: si) e che cosa possiamo attaccare (obiettivi civili: no, obiettivi militari: si);
3) Proporzionalità: è un principio secondo cui si deve tendere a limitare, in maniera proporzionale appunto, i danni prodotti dalle operazioni militari e i mezzi e i metodi utilizzati in guerra. Inoltre, solitamente tramite questo principio si pongono sul “piatto della bilancia” i danni collaterali da un lato e la concretezza del risultato dell’azione dall’altro lato, nonché anche il valore delle vite da una parte e i vantaggi militari dall’altra. In sintesi lo scopo che ci si dà tramite questo principio è quello di bilanciare gli obiettivi da raggiungere, in proporzione ai valori della vita;
4) Principio di confidenzialità: tramite questo principio si cerca in buona sostanza di prendere confidenzialità coi prigionieri di guerra e di farli mettere di nuovo in contatto con le proprie famiglie, detto in acronimo inglese R.F.L. (Restore Family Links).

Un classico esempio di violazione del DIU fu la bomba atomica sganciata dagli USA nelle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Essa infatti violava sia il principio di distinzione sia il principio di proporzionalità. Parlando sempre di Croce Rossa, una curiosità è che nel 1876, durante la guerra tra Turchia e Russia, nacque in Turchia l’associazione volontaria di Mezzaluna Rossa. Essa svolge le stese attività di Croce Rossa. Quindi la domanda è: perché nasce anche tale associazione? Essa nasce perché i Turchi, all’epoca, quando videro per le prime volte dei volontari che portavano al braccio lo stemma della Croce Rossa su fondo bianco, pensarono che si trattasse di un’associazione che avesse a che fare con la cristianità, mentre in realtà il simbolo di Croce Rossa deriva dall’inversione dei colori della bandiera svizzera, in onore al suo fondatore Henry Dunant. I musulmani turchi quindi decisero di creare questa associazione, che opera nei paesi musulmani, che ha come simbolo l’inversione dei colori della bandiera turca. La Mezzaluna Rossa è stata riconosciuta ufficialmente nel 1929.

Dopo questo breve excursus sulla Mezzaluna Rossa, torniamo a parlare della convenzione di Ginevra del 1949 e dei protocolli aggiuntivi. In tale convenzione del 1949 furono inseriti quatto punti:
1) Convenzione sui feriti e i malati presenti nelle forze armate in campagnia di terra;
2) Convenzione sui feriti e malati e sui naufraghi nelle forze armate sul mare;
3) Convenzione sul trattamento dei prigionieri di guerra;
4) Convenzione sul trattamento dei civili in tempo di guerra.
I primi due protocolli aggiuntivi del 1977 riguardavano:
1) La protezione delle vittime di conflitti armati internazionali (primo protocollo);
2) La protezione delle vittime di conflitti armati non internazionali, come ad esempio le guerre civili (secondo protocollo).
Il terzo protocollo, che è molto più recente, prevedeva l’utilizzo di un unico emblema che sostituisse il simbolo di Croce Rossa e il simbolo di Mezzaluna Rossa, così da non creare confusione. Il simbolo che avrebbe dovuto sostituire questi due era il cosiddetto cristallo rosso. In realtà questo simbolo non venne quasi mai utilizzato e si mantennero i due simboli originari. Nel 1919, 30 anni prima della convenzione di Ginevra del 1949, venne fondata la Lega delle società di soccorso, di cui all’inizio facevano parte America, Inghilterra, Francia, Italia e Giappone. Esse, come disse il presidente americano Henry Davidson, dovevano collaborare tra di loro in caso di conflitto per poter così trovare soluzioni più veloci alla fine dello stesso e al soccorso dei feriti soprattutto.

Oggi Croce Rossa dispone di più di 100.000 volontari e 190 società nazionali aderenti. Lo scopo di Croce Rossa è quello di prevenire e alleviare le sofferenze umane, proteggere la vita e la salute, assicurare il rispetto, prevenire le malattie e promuovere il benessere. Adesso parliamo invece degli organi di cui è composta Croce Rossa, mentre alla fine di questo articolo parleremo dei principi di Croce Rossa e delle Aree strategiche della strategia 2020, che è un piano decennale di azione, adottato nel 2010, il quale prevede di raggiungere gli obiettivi contenuti nelle aree strategiche. I membri di cui si compone Croce Rossa sono tre: La Federazione Internazionale, il Comitato Internazionale e le Società Nazionali. Il primo membro, detto FICR e MR, cioè Federazione Internazionale Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in acronimo inglese solo IFRC (International Federation Red Cross), è una organizzazione umanitaria non governativa, non politicizzata, non razziale e non settaria, che ha come scopo principale l’intervenire in situazioni in cui non vi è conflitto, come ad esempio le catastrofi naturali. Essa coordina le SN (Società Nazionali) e fornisce assistenza, incoraggia e promuove lo sviluppo delle SN riconosciute e fornisce assistenza e supporto alle vittime di disastri. Essa è composta da tre organi:
1) Conferenza Internazionale;
2) Consiglio dei delegati;
3) Commissione permanente.
Tutte e tre insieme sono il “motore” di FICR, mentre gli ultimi due organi servono a dare un coordinamento al movimento. Tutti e tre i membri si riuniscono una volta ogni quattro anni. Il secondo membro, detto CICR e MR, cioè Comitato Internazionale Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, in acronio inglese ICRC (International Committee Red Cross) è un’istituzione privata, formata da soli cittadini svizzeri, i cui membri si rinnovano, o ne possono entrare a far parte, per cooptazione (assunzione di un membro in un corpo od organo collegiale, mediante designazione da parte dei membri già in carica). Il numero dei membri oscilla tra 20 e 25. Il ruolo di tale membro di Croce Rossa è legato ai conflitti, ed esso è un’evoluzione del comitato dei 5. Essa opera tramite il principio di neutralità. Viene finanziata dai governi e dalle società nazionali attraverso donazioni. Le sue attività sono essenzialmente: mantenere e diffondere i principi Fondamentali di Croce Rossa, riconoscere le nuove società nazionali e intervenire nell’assistenza dei prigionieri di guerra e nel far recuperare loro i contatti con le famiglie. Infine, il terzo membro è formato dalle SN, Società Nazionali, in acronimo inglese NS (National Society), che costituiscono la base del movimento stesso e cooperano tra loro in caso di conflitti e di disastri. Adesso verranno elencate le aree della strategia 2020, e in maniera sintetica verranno esposti gli obiettivi di ogni area.

Area 1: Salute 
Il suo scopo è quello di cercare di far stare in salute, tramite anche campagne preventive e di sensibilizzazione, tutte le persone. Ci sono due definizioni di salute. Una è propria dell’area 1 della strategia 2020 di Croce Rossa: “Stato di completo benessere fisico, psichico e sociale, e non semplice assenza di malattie”, l’altra definizione di salute è dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità): “E’ un’esperienza caratterizzata dalla sostanziale assenza di patologie significative e della capacità della persona di perseguire i propri obiettivi vitali e funzionali…”

Area 2: Inclusione sociale e supporto
Questa area promuove le potenzialità dell’individuo, in modo tale che abbia una vita dignitosa, produttiva e creativa, sulla base delle proprie necessità e scelte, pur assolvendo i propri obblighi e realizzando i propri diritti. In sostanza quest’area lavora affinché venga mantenuta la dignità umana.

Area 3: Emergenze 
In tale area si interviene sulle emergenze e disastri tramite la protezione civile, con cui Croce Rossa collabora.

Area 4: DIU, principi e valori del movimento e cooperazione internazionale.

Area 5: Inserimento giovanile
Quest’area si occupa di far inserire al meglio i giovani nella società e farli divenire anche motore di cambiamento. Il giovane, per diventare agente di cambiamento ha bisogno di essere beneficiario, volontario e leader nella sua società. L’azione di CRI in quest’area è detta “empowerment”. Esso è un processo secondo cui le persone acquisiscono determinate competenze tali da poter cambiare l’ambiente sociale e politico in cui si vive.

Area 6: Struttura 
Con quest’area si vuole dire che Croce Rossa agisce con una struttura capillare efficace e trasparente, facendo tesoro dell’opera del volontariato. Ci sono diversi micro-obiettivi in quest’area: Aumentare la visibilità della CRI a livello nazionale, comunicare all’esterno i principi (tramite radio, tv, social network, ecc..), comunicare all’interno tra i membri e i volontari stessi, e infine avere una motivazione chiara sull’intervento.

Nella struttura di CRI abbiamo: Il comitato Locale (CL), che interviene nelle emergenze locali, e al cui interno abbiamo la Sala Operativa Locale (SOL). Le varie SOL possono coordinarsi tra loro; ad un livello più elevato abbiamo Il Comitato Regionale (CR), che si interfaccia con la regione, gestisce la SEUS (Soccorso Emergenze Urgenze Sicilia), la quale ha in carico il 118 (quindi, quando chiamiamo il 118, chiamiamo la SEUS) e inoltre all’interno del CR è presente la SOR (Sala Operativa Regionale); al livello più alto abbiamo il Comitato Nazionale (CN), il quale gestisce l’area 1 e la SON (Sala Operativa Nazionale). Per finire, adesso parleremo dei principi di Croce Rossa. Tali principi furono stilati nel 1965, tramite il commentario di Pictet, approvato nella XX conferenza internazionale di Vienna. Tali principi indicano gli obiettivi di Croce Rossa, le sue modalità di lavoro e le caratteristiche istituzionali dell’associazione. Tali principi sono 7:
1) Umanità: “senza discriminazione, previene e lenisce in ogni circostanza le sofferenze degli altri, per fare rispettare la persona umana, proteggere la vita e la salute. Favorisce la pace duratura tra tutti i popoli”;
2) Indipendenza: “CRI svolge la sua attività in modo indipendente dalle altre organizzazioni e dallo Stato, ovviamente sempre nel rispetto delle norme di legge che regolano lo Stato in cui opera”;
3) Universalità: “Tutte le società nazionali che aderiscono a Croce Rossa hanno uguali diritti e il dovere di aiutarsi reciprocamente”;
4) Unità: “Vi può essere una sola Croce rossa all’interno di uno Stato aderente alla convenzione di Ginevra”;
5) Volontarietà: “La Croce Rossa è un’istituzione di soccorso disinteressato e basata sul principio volontaristico”;
6) Imparzialità: “ Cri opera senza distinzione di appartenenza politica, religiosa o di razza e secondo uguaglianza e non discriminazione”;
7) Neutralità: “Cri mantiene la fiducia degli stati astenendosi dal partecipare alle ostilità di qualsiasi genere” .

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