07Dic

Menopausa: arriva la “TSEC”, una nuova terapia ormonale senza progestinico.

I dati della letteratura più recente sono concordi nel ritenere la terapia ormonale sostitutiva (TOS) come la terapia di scelta per la grande maggioranza delle donne in menopausa.Una donna, oggi, trascorre quasi 35 anni in post-menopausa, anche in considerazione dell’aumento dell’aspettativa di vita. La terapia estrogenica è l’unica in grado di trattare i disturbi che caratterizzano il climaterio (sintomi vasomotori, atrofia vulvovaginale, disturbi urinari) e di prevenire le conseguenze a lungo termine della menopausa (osteoporosi, malattie cardiovascolari).Nonostante ciò l’utilizzo della TOS deve tenere conto dei fattori di rischio, dei sintomi e delle controindicazioni che ogni donna può presentare, rappresentando, quindi, una decisione individuale.I principali ormoni utilizzatati nella terapia ormonale sostituiva sono l’estrogeno e il progestinico.Infatti le linee guida attuali raccomandano che la terapia ormonale in donne in postmenopausa, e non isterectomizzate, includa un progestinico per garantire la protezione endometriale. Uno dei maggiori fattori che riducono la compliance all’utilizzo della TOS, però, è rappresentato proprio dall’intolleranza nei confronti del progestinico.È indubbio, infatti, che la maggior parte degli effetti collaterali che si verificano con la terapia estroprogestinica siano da riferire al progestinico. I disturbi sono correlati al tipo di progestinico, alla dose e alla durata del trattamento. Si può rendere utile la riduzione della dose di progestinico utilizzato, ma non è consigliabile la sospensione.

Un’importante innovazione nell’ambito terapeutico è l’introduzione in commercio da pochi mesi, anche in Italia, del primo di una nuova classe di farmaci: la TSEC (Tissue Selective Estrogen Complex), in grado di contrastare efficacemente i sintomi del climaterio. Il farmaco (Duavive), presentato in occasione dell’ultimo congresso mondiale di ginecologia endocrinologica, è un’associazione tra il bazedoxifene, un SERM (modulatore selettivo del recettore degli estrogeni), ed estrogeni coniugati equini. Ha il vantaggio di contrastare i sintomi menopausali e le complicanze a medio e lungo termine riducendo il rischio di iperplasia endometriale.Infatti, gli estrogeni, da un lato,controllano i sintomi derivati dall’insufficienza ovarica, ma dall’altro stimolano la proliferazione dell’endometrio e tale effetto, se non contrastato, aumenta il rischio di degenerazione neoplastica dell’endometrio.

Per contrastare l’effetto estrogenico sull’endometrio si è utilizzato, fino ad ora, il progestinico responsabile, però, di molti effetti collaterali (cefalea, alterazioni del flusso mestruale, variazioni di peso, tensione mammaria, rash),causa d’interruzione anticipata della TOS; da qui la necessità dell’eliminazione del progestinico e l’aggiunta del SERM. Infatti, il bazedoxifene è un modulatore selettivo del recettore degli estrogeni e come tale agisce da antagonista del recettore degli estrogeni nell’utero.I SERM rappresentano una classe di farmaci che, a seconda dei tessuti nei quali tali recettori sono espressi, possono agire da antagonista dei recettori con effetto inibitorio, o agire da agonista su altri tessuti, con effetto stimolatorio. Appartengono a questa classe diverse molecole che presentano un effetto antagonista degli estrogeni a livello del tessuto mammario ed effetto favorevole a livello osseo. Tra queste: il tamoxifene, primo composto ad essere stato introdotto in terapia e farmaco di prima scelta nel tumore della mammella ormonoresponsivo (ER+), il toremifene, il clomifene, che trova impiego nella stimolazione dell’ovulazione e il raloxifene, impiegato nella prevenzione e trattamento dell’osteoporosi.

In definitiva sembra che la terapia ormonale sostitutiva possa ancora oggi essere consigliata alla maggioranza delle donne in virtù dei notevoli benefici che comporta: miglioramento della qualità di vita, protezione contro il rischio di fratture osteoporotiche, riduzione del rischio di tumore del colon-retto, di malattie cardiovascolari e degenerative. Inoltre i dati più recenti della letteratura sembrano aver ridimensionato il rischio d’insorgenza di tumore della mammella, il più importante tra gli effetti collaterali.

Dott. Giuseppe Sarpietro

BIBLIOGRAFIA

-Komm BS, Mirkin S, Jenkins SN. Development of conjugated estrogens/bazedoxifene, the first tissue selective estrogen complex (TSEC) for management of menopausal hot flashes and postmenopausal bone loss.Steroids. 2014 Nov; 90:71-81.

-HRT for menopause: a NICE treatment?Lancet. 2015 Nov 21;386(10008):2030.

 -Kagan R, Goldstein SR, Pickar JH, Komm BS.Patient considerations in the management of menopausal symptoms: role of conjugated estrogens with bazedoxifene.TherClin Risk Manag. 2016 Apr 7;12:549-62.

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