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30Nov

TechMed: Eponyms

Benvenuti su TechMed, essendo il primo numero mi sembra d’obbligo una piccola introduzione a questa rubrica. Le tecnologie informative (già informatiche) stanno avendo una diffusione esponenziale in ogni ambito della nostra vita e con lo sviluppo di processori sempre più piccoli e potenti la parola chiave all’ordine del giorno è mobilità. L’utilizzo, quindi, di “smartphones” (letteralmente “telefoni intelligenti” in quanto, oltre a telefonare, hanno un’infinita gamma di funzioni aggiuntive rese disponibili di base o tramite l’installazione di specifiche applicazioni, chiamate “app” nel gergo tecnologico) e di “tablets” (termine riferito genericamente ad un terminale dotato di touchscreen e, conseguentemente, privo di tastiera fisica) sta contaminando ogni ambito lavorativo compreso quello sanitario; lo scopo di questa rubrica sarà, quindi, quello recensire e consigliare apps, siti e quant’altro in grado di favorire il miglior utilizzo delle risorse tecnologiche a nostra disposizione per migliorare e facilitare lo studio e la comprensione allo studente di medicina, rinfrescare le conoscenze e fornire un rapido e valido supporto clinico al lavoro del medico, sia esso neoabilitato o già specializzato. Premesso che chi scrive è un “fanatico” Apple, è però vero, senza alcuna ragione di dubbio, che per iPhone ed iPad sia disponibile un numero di apps dedicate ai medici ed alla sanità notevolmente superiore a quello di altri sistemi come Android e Windows mobile; nonostante ciò, quando possibile, cercherò di presentare apps che siano presenti anche su Android e/o Windows oltre che su iOS. Un ultimo punto che mi preme sottolineare è che la maggior parte delle apps disponibili, e che spesso verranno recensite, sono in inglese, ma nel 21° secolo un medico che sia degno di tale nome non può segregarsi in un angolo precludendosi l’enormità di informazioni presenti in rete solo perché in una lingua straniera (che è ormai la lingua universale nel mondo della ricerca scientifica e della medicina).

Passando al dunque, l’app per questo primo numero si chiama “Eponyms” e, oltre ad essere disponibile sia su iOS che su Android, ha il vantaggio di essere pure gratuita, il che non fa mai male, soprattutto per gli studenti. Come dice il nome, questa app ha una sola, semplice e utilissima funzione: raccoglie più di 17.000 eponimi e le relative descrizioni; nel caso vi stiate chiedendo cosa sia un eponimo, con questo termine in medicina si intende l’utilizzo di nomi di personaggi, reali o fittizi, per definire segni, sintomi o malattie (esempi: morbo di Graves, segno di Rovsing, etc…), fondamentale quindi per non fare confusione tra le centinaia di triadi e sindromi.

Una volta avviata l’app ci troveremo di fronte una schermata che serve a facilitarci la ricerca, possiamo quindi scegliere di cercare in tutto il database, solo tra i preferiti (“starred”, cioè quelli in cui avremo precedentemente selezionato la stella che si trova affianco ad ogni eponimo), solo tra i più recenti visualizzati, oppure quelli di una determinata categoria (in questo caso tranquilli, ogni eponimo ricade in più di una categoria in base agli apparati coinvolti).

 

 

 

L’algoritmo di ricerca funziona in modo rapido ed in tempo reale, cercando, quindi, man mano che si forma il nome e non solo nell’intero eponimo, ma anche all’interno delle descrizioni, in questo modo è possibile trovare eponimi di cui non ricordiamo il nome, ma sappiamo, ad esempio, quale organo è coinvolto.

 

 

 

 

Un’ultima funzione è quella che ci permette di testare le nostre conoscenze, agitando il dispositivo infatti, ci verrà presentato un eponimo a caso nel quale sarà nascosto o l’eponimo o la sua descrizione, basterà quindi premere sui puntini “…” per scoprire se si è indovinato.

 

 

Essendo rimasto un pò di spazio ne approfitto per comunicare ai colleghi che si laureano a marzo e a quelli neoabilitati che per iOS sono disponibili due apps gratuite per esercitarsi coi quiz dell’esame di abilitazione e dell’esame per le specializzazione, si chiamano rispettivamente “ESAMe Trainer” e “SSM Trainer”, con questo vi saluto, al prossimo numero!
 

Ps. Per chi volesse saperlo l’eponimo nascosto è il segno di Wimberger 🙂

 

 
Originariamente pubblicato su Axada Magazine versione pdf n° 1

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Alessio Platania

Alessio Platania

Medico-Chirurgo
Specialista in Medicina di Famiglia
Sessuologo
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alessioplatania
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